La segretaria comunale di Gerace abbandona l’incarico ?
La segretaria comunale di Gerace si sarebbe dimessa da qualche giorno. E’ questa l’indiscrezione trapelata dall’interno dell’Ente locale geracese. La cessazione dall’incarico, prima della scadenza del mandato elettivo del sindaco, sarebbe dovuta alla divergenza di pareri che avrebbero provocato l’ indebolimento del rapporto fiduciario di “spoil system” e alla necessità di ricomporre l’equilibrio politico tra i componenti dell’esecutivo consiliare, in vista delle ormai prossime elezioni amministrative del 2016.
Nessuna conferma è stata finora ufficializzata e, stando alle stesse indiscrezioni, la Segretaria dimissionaria dovrebbe assumere l’incarico di titolare della segreteria del Comune di Bianco.
Giova ricordare che, nel mese di maggio 2011, il servizio di segreteria era assicurato in convenzione con il Comune di Oppido Mamertina e che il Sindaco Varacalli, nonostante la mia determinata e motivata opposizione, non ha inteso avvalersi di tale strumento. Egli ha, dapprima, chiesto ed ottenuto la revoca del convenzionamento che permetteva il risparmio sul bilancio comunale del 50% della spesa annua di tale servizio e, poi, ha nominato e richiesto l’assegnazione dell’attuale segretaria comunale la cui retribuzione lorda (vedi spesa prevista anno 2013) è stata interamente sostenuta, per quattro lunghi anni, con i soldi prelevati dalle tasche dei cittadini geracesi. Su quest’ultimo aspetto conto di fornire, a breve, una completa e puntuale attività d’ informazione e di denuncia.
Desidero, ora, soltanto richiamare quante volte in consiglio comunale, a partire dall’anno 2011 e per ultimo il giorno 14 luglio 2015 in occasione della deliberazione sul Bilancio di Previsione Finanziaria 2015, ho esortato il Sindaco alla gestione in forma associata del servizio di segreteria e al senso di responsabilità e di appartenenza sociale cui ispirarsi, specie in un periodo di profonda crisi economica che investe anche i contribuenti geracesi e che richiede efficacia, efficienza e razionalizzazione della spesa.
Entro il 31 dicembre 2015, i Comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti o 3.000 se montani dovranno completare l’esercizio in forma associata di tutte le funzioni fondamentali.