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Gerace: l’Amministrazione Comunale inaugura il PIEDIBUS

24 Novembre 2012 Nessun commento

 

Consiglio Comunale della Città di Gerace

                                                                             Gerace, 23 novembre 2012

Il Capogruppo

 

COMUNICATO STAMPA

 

  L’Amministrazione Varacalli  non garantisce  il trasporto scolastico agli alunni .

A Gerace il  trasporto degli alunni della scuola dell’obbligo è a pezzi.  Infatti,  gli alunni che frequentano la scuola primaria e quella secondaria di Gerace, provenienti dalle contrade montane, affrontano quotidianamente, assieme alle loro famiglie,  numerosi disagi provocati dall’inefficienza di una Amministrazione Comunale incapace di garantire un puntuale ed idoneo trasporto scolastico.

Doppia corsa con lo stesso scuolabus in orari irregolari e percorsi montani che fanno invidia al Giro d’Italia; viaggi affollati, prolungati ed estenuanti; partenze e arrivi insoliti  con lunghe attese per l’inizio delle lezioni  o l’uscita anticipata dalle lezioni stesse, sono indice di un disinteresse dell’Amministrazione Comunale verso i problemi  dei concittadini e pregiudicano una serena ed ordinata partecipazione degli alunni all’attività scolastica.

Il servizio “scuolabus” doveva essere pianificato e realizzato per l’anno in corso, mediante una nuova regolamentazione  ed un potenziamento del parco macchine, benchè  provvisorio in attesa di una definitiva soluzione, tenendo conto della chiusura  del plesso di località “Vene”, la cui soppressione era ben nota all’attuale Amministrazione già dal mese di maggio 2011.

Ma l’ incapacità di adottare regole e programmazione ha condotto  al collasso, alla paralisi di un servizio di trasporto che pure rientra nelle funzioni attribuite al Comune dall’art. 42 del D.P.R. 24 Luglio 1977, n. 616, e  dalla Legge Regionale  28 Maggio 1985, n. 27.

I bambini di “Vene” accompagnati dalle mamme al “Maroncelli” di Gerace

Né l’Amministrazione ha ricercato possibili soluzioni ai gravi disagi delle  famiglie che, percorrendo 40 chilometri al giorno  in strade montane – con i propri mezzi -,  hanno scelto di assicurare ai loro figli la frequenza della scuola dell’infanzia in compagnia dei bambini  della c.d. “terza fascia”, coi quali l’anno successivo  inizieranno la scuola primaria.

Una scelta obbligata dalla irresponsabile chiusura del plesso “Vene”,  aggravata dall’incuria della Giunta Comunale, ma giustificata soprattutto dal progetto educativo organizzato dall’Istituto Comprensivo “Cinque Martiri”, che non è riscontrabile nella ludoteca voluta dal Comune, la quale appare un semplice servizio di “custodia” dei bambini.

Attraverso l’impiego razionale delle risorse umane e finanziarie destinate al predetto servizio, l’Amministrazione Comunale avrebbe potuto consentire l’utilizzo dello scuolabus anche ai bambini frequentanti la scuola dell’infanzia, avvalendosi della presenza di un solo accompagnatore, così come previsto dal Decreto Ministeriale 31 Gennaio 1997.

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