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Associazione dei sindaci: basta iniziative a fini propagandistici

8 Ottobre 2012 Nessun commento

Ripartire sempre da zero significa non andare in alcun posto

Dopo il delitto Fortugno la Locride ha avuto le luci alla ribalta. Nessun risultato concreto. La svolta si verificò a fine 2010 e venne dal basso in un tentativo generoso di superare la cesura tra l’associazione dei comuni e la gente.
Si iniziò sui binari di Roccella, si proseguì con la manifestazione di Caulonia “La Locride non abbassa la testa” indetta nel momento in cui alcuni provvedimenti del governo regionale, privi di scelte programmatiche, tendevano ad escludere il nostro territorio.
La sintesi del lavoro fu esposta nella riunione congiunta dei consigli comunali della Locride.
Una manifestazione di altissimo livello con l’esposizione di un piano strategico di lavoro.
La piattaforma rivendicativa è stata interamente recepita dall’ANCI in seguito ai fatti di Monesterace.
In occasione della presenza del ministra Cancellieri a Locri, l’allora presidente del Comitato dei sindaci, Ilario Ammendolia, è stato chiarissimo: combattere la ‘ndrangheta significa sterilizzare il ventre da cui questa si genera. Si chiese, in maniera congiunta ANCI-Associazione dei Comuni, un tavolo di lavoro a cui avrebbero dovuto partecipare, oltre che l’Associazione dei Comuni, anche la Regione Calabria e la Provincia di Reggio. Una strategia di impegno dall’alto e dal basso, senza nessun Masaniello e senza nessuna deriva da accattoni e mendicanti da zittire con qualche regalia.
Questo ha chiesto Ilario Ammendolia nel suo intervento alla presenza del ministro Cancellieri a Locri.
è da salutare positivamente la convocazione del tavolo tecnico presso il Ministero degli Interni il 10 ottobrea Roma , con la presenza di otto ministeri, ma non si può non restare perplessi dinanzi alla confusione che regna nell’Associazione.
Va benissimo l’ANCI, ma perché escludere l’Associazione dei Comuni?
A che titolo i sindaci Varacalli e Lanzetta, sempre assenti alle riunioni dell’assemblea, vengono chiamati a rappresentare la locride?
I sindaci del territorio non si parlano più per cui ognuno si costruisce un piccolo tavolo a fini propagandistici?
Che senso hanno due tavoli di concertazione a Roma slegati tra di loro?
Riteniamo che l’Associazione dei sindaci, giorno 15, debba eleggere il presidente. Ci permettiamo di ribadire che ci vorrebbe un presidente con la passione politica necessaria accanto ad una assemblea che chiarisca, una volta per tutte, gli obiettivi da raggiungere e la strategia da mettere in campo.
Senza questa chiarezza, il massimo che si otterrà qualche articolo di giornale, che tra qualche mese nessuno ricorderà!
Vladimir

Fonte: larivieraonline.it