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Interrogazione congiunta – Variazioni al bilancio di previsione 2011

30 Settembre 2011 Nessun commento

Al Signor Sindaco del Comune di

GERACE

E, per conoscenza: Al Segretario Comunale del Comune di

GERACE

 

 INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

            I sottoscritti Angelo Gratteri, Consigliere di Minoranza della Lista “Gerace Prima di Tutto” e Giuseppe Cusato, Consigliere di Minoranza della Lista “Il Bene in Comune”,

PREMESSO CHE

  • In data 27 luglio 2011, alle ore 14,00con delibera nr. 81, resa esecutiva ai sensi dell’art. 134, comma 4, del D. Lgs. 267/2000, la Giunta Comunale ha adottato la  Variazione nr. 1 del 27/07/2011 al bilancio di previsione dell’esercizio finanziario 2011, prelevando, tra l’altro, un importo di €. 15.000,00 dal Cap. 1 Avanzo di Amministrazione  per destinarlo al Cap. 750 Spese di funzionamento ripetitive – Spettacoli organizzati dal Comune, Prestazione di servizi -, in violazione dell’art. 187, comma 2, e dell’art. 175, commi 2 e 4, del D. Lgs. 267/2000;
  • In data 02 agosto 2011, con delibera nr. 84, resa esecutiva ai sensi dell’art. 134, comma 4, del D. Lgs. 267/2000, la Giunta Comunale ha adottato la  Variazione nr. 2 del 02/08/2011 al bilancio di previsione dell’esercizio finanziario 2011, in violazione dell’art. 175, commi 2 e 4, del D. Lgs. 267/2000;

CONSIDERATO CHE

  • nella stessa data del 27 luglio 2011, qualche minuto prima che l’organo esecutivo adottasse la delibera nr. 81,  si era appena conclusa una seduta del Consiglio Comunale, convocata dal Signor Sindaco in data 20 luglio 2011, nel corso della quale è stato approvato il Rendiconto al Bilancio 2010;
  • appare inverosimile che la variazione nr. 1 al bilancio di previsione sia stata decisa ed adottata in tutte le sue procedure nella stessa data del 27 luglio 2011. Infatti, gli interroganti ritengono che, sebbene il parere dei revisori dei conti rechi la medesima datazione,  nessun professionista possa esprimere un parere su una variazione al bilancio di previsione all’istante, considerato che il parere in questione reca, legittimamente, un numero di protocollo che, senz’altro, è stato apposto prima delle ore 14,00, atteso che  a tale ora gli uffici comunali chiudono;

RILEVATO CHE

  • l’art. 187, al comma 1, del D. Lgs. 267/2000 opera al comma 1 la distinzione dell’avanzo di amministrazione in fondi non vincolati, fondi vincolati, fondi per finanziamento spese in conto capitale e fondi di ammortamento;
  • il predetto art. 187, al comma 2,  stabilisce che l’eventuale avanzo di amministrazione, accertato ai sensi dell’articolo 186, può essere utilizzato, alla lett. c, … per il finanziamento delle spese di funzionamento non ripetitive in qualsiasi periodo dell’esercizio e per le altre spese correnti solo in sede di assestamento;
  • nell’ambito delle spese correnti, le spese di funzionamento ripetitive sono rappresentate dagli interventi n. 1- Personale; n. 2 – Acquisto beni; n. 3 – Prestazione di servizi; n. 4 – Utilizzo beni di terzi; n. 7 – Imposte.[9]
  • con l’avanzo derivante dal rendiconto approvato, nel nostro caso dell’anno 2010, in data 27 luglio 2010, non risultano finanziabili in qualunque periodo dell’esercizio, ma soltanto in sede di assestamento, le seguenti tipologie di spese:   gli interessi passivi, compresi quelli derivanti dall’utilizzo dell’anticipazione di tesoreria; le erogazioni liberali;  i trasferimenti a qualunque titolo;
  • le spese di funzionamento, per poter essere finanziate con l’avanzo in qualunque periodo dell’anno, devono essere non ripetitive (cosiddette /eccezionali/spese una tantum/che non dovranno essere replicate negli esercizi successivi), mentre gli spettacoli organizzati dal Comune si ripetono sistematicamente ogni anno e pertanto rappresentano una spesa di funzionamento ripetitiva e per tale fattispecie l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione può avvenire soltanto in fase di assestamento del bilancio;
  • la Giunta non ha dato conto, con adeguata motivazione, nel provvedimento di variazione al bilancio ( delibera nr. 81 del 27/07/2011), con il quale viene deliberato l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione, dei presupposti di legittimità dell’operazione;
  • la Giunta non ha  in sostanza riconosciuto, in nessuna delle due delibere, né espressamente, né indirettamente, alcuna considerazione che necessita assumere per gli  indifferibili provvedimenti urgenti;
  • l’art. 175, comma 2, del D. Lgs. 267/2000, stabilisce che “ le variazioni al bilancio sono di competenza dell’organo consiliare”;  ed il comma  4 del medesimo articolo aggiunge che  Ai sensi dell’art. 42, 4° comma, le variazioni possono essere adottate dall’organo esecutivo in via d’urgenza, salvo ratifica……da parte dell’organo consiliare….”;
  • i pareri favorevoli del Revisore dei Conti e quelli di Regolarità Tecnico-Contabile del Responsabile del Settore Finanziario sono espressi, coerentemente all’art. 53, c.1, Legge 142 del 1990,  in ordine alla sola  correttezza, regolarità tecnica e contabile e non già della legittimità dell’atto, che rimane di competenza politica e, pertanto, non possono essere ritenuti responsabili della illegittimità delle delibere in questione, se il vizio non inerisce al parere di regolarità tecnica; 

ATTESO CHE

  • entrambe delibere di Giunta nr. 81 del 27 luglio 2011 e nr. 84 del 02 agosto 2011 risultano manifestamente illegittime, perché adottate in violazione degli art. 175 e 187 del D. Lgs. 267/2000;

–     gli atti sono, di conseguenza, nulli e non esistono. E non possono, quindi, avere esecuzione ed i loro eventuali effetti, per l’immediata esecutività dichiarata dalla Giunta ai sensi dell’art. 134, 4° comm, D.Lgs. 267/2000, causati dalla possibile presunzione di esistenza dell’atto, sono nulli a loro volta;

–     le motivazioni che precedono sono state ampiamente rappresentate e documentate dal Consigliere Giuseppe Cusato, nel corso della seduta consiliare del giorno 12 agosto 2011;

–     che i consiglieri di maggioranza non hanno inteso, con atto di irresponsabilità, tenere in debita considerazione le argomentazioni inconfutabili di illegittimità addotte ed hanno ratificate le citate delibere;

 INTERROGANO

il Signor Sindaco per sapere se:

  • l’organo deliberante ha assunto o stia per assumere alcuna risoluzione  finalizzata a sanare l’illegittimità grave delle delibere in questione.

INVITANO

Lo stesso Signor Sindaco a trasmettere copia della presente interrogazione e della relativa risposta scritta, formulata ai sensi e nei termini stabiliti dall’art. 46 del vigente Regolamento per il  funzionamento del Consiglio e delle Commissioni Consiliari, nonchè delle delibere di Giunta nr. 81 del 27/072011 e nr. 84 del 02/08/2011, e delle delibere di rispettiva ratifica del Consiglio Comunale nr. 21 e nr.22 del 12 agosto 2011,  alla Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo di Reggio Calabria  ed alla Corte dei Conti – Sezione Giurisdizionale per la Calabria di Catanzaro, per le valutazioni e l’eventuale adozione dei provvedimenti di rispettiva competenza.

Gerace, 29 settembre 2011

I Consiglieri Comunali

Angelo Gratteri – Gerace Prima di Tutto                Giuseppe Cusato – Il Bene in Comune

Il Borgomastro

14 Agosto 2011 1 commento

Lettera aperta agli abitanti della Città di Gerace  “ Paradiso d’Europa

“Con permesso: Fate largo al Borgomastro !”

Palazzo del Tocco: La nuova sala consiliare

Nel “Paradiso d’Europa”, (così definiva Gerace il compianto Prof. Salvatore Gemelli), Il solleone di mezz’agosto  ci ha “regalato“ l’emozione forte del   melodramma, per dirla come nel cinema, con colpo finale di scena al limite dell’inverosimile.

Lo straordinario evento è avvenuto venerdì  12 agosto, alle ore 18,00, all’interno del nobiliare Palazzo Oliva di Grimaldi -Serra, durante lo svolgimento dei lavori del Consiglio Comunale.

Sorpresi e attoniti  per l’incantesimo, abbiamo assistito inermi all’auto-incoronazione del titolo di Bürgermeister .

Palazzo del Tocco, Sede Municipale,  è diventato, così,   teatro impotente , padre putativo del nuovo “ capo dei cittadini”.

La formalizzazione del riconoscimento era un atto dovuto.

Già dal recente insediamento, la figura monocratica, dominante, inflessibile ha  tracciato un solco profondo tra Amministrazione e Cittadini.

L’accesso al Palazzo di Città avviene, discriminatamente, soltanto dopo l’identificazione, la registrazione e la motivazione della visita agli Uffici Comunali da parte dei Cittadini, quasi con una procedura poliziesca.

L’impiego improprio delle risorse umane e l’utilizzo  scorretto di mezzi ha fornito ulteriori elementi per l’incoronazione.

In questo mese di Agosto “ la sfida più ardua di Gerace come affrontare il crescente numero di automobili che varcano le sua mura” , indicata con priorità nelle linee programmatiche, è stata “risolta” trasformando una Comunità solidale, aperta, in una Città blindata , chiusa, e le porte urbiche, pur prive di battenti, sbarrate, interdette. Infine, il ricorso alla rimozione forzata fa da cornice a questo desolante quadro.

L’epicentro è stato registrato, come dicevamo, nell’aula consiliare della Città di Gerace.

L’epilogo sì è materializzato allorquando l’unico intervento, ad opera del consigliere di minoranza presente, ha  dimostrato che le due variazioni al bilancio erano state adottate  dalla Giunta con altrettante delibere dichiaratamente e manifestamente illegittime, per violazione degli artt. 175 e 187 del T.U.E.L.

Rifiutata l’offerta di collaborazione, il seguito è storia.

Palazzo del Tocco….  annulla gli assessori e l’assemblea, nomina lo scabino, e genuflesso ad alta voce supplica:

Con permessoooooo: fate largo al Borgomastro !

P.S. Cari Concittadini, nutriamo speranza che le prime piogge autunnali attenuino il surriscaldamento agostàno restituendoci un primo cittadino al servizio e non al governo della città.

Per la Lista Civica IL BENE IN COMUNE: Consigliere Giuseppe Cusato.

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Il coraggio di costruire la Pace

2 Giugno 2011 Nessun commento

L’augurio…      è di osare, d’aver il coraggio di tendere la mano al proprio nemico, a chi vuole  la  guerra,  per dissuaderlo  e lottare insieme per la libertà, la verità, la giustizia,la pace. ~ Giuseppe Bumbaca

Anche nel carcere, anche in un carcere della Calabria si può essere operatori di pace.

Ma come ?

Non con l’indifferenza. Non pensando che il carcere sia un luogo dove si possono lasciare uomini e donne a consumare un tempo della vita senza la prospettiva di rientrare a far parte della vita della comunità con altre basi  e valori.

Non dimenticando le ferite recate alla società, ad altri uomini e donne, ferite che hanno rotto legami di solidarietà, di giustizia, di libertà e di pace.

Perché ci sia pace si deve recuperare almeno il patto di solidarietà e di giustizia tra gli uomini e le donne che può far progredire le libertà di ognuno.

Come operatori penitenziari come appartenenti alla polizia penitenziaria, siamo impegnati ad offrire in nome della giustizia e delle leggi questa opportunità di solidarietà e di reinserimento.

A volte, anche negli istituti penitenziari calabresi continua però a vigere il vecchio ordine, si riproducono gli stessi rapporti e gerarchie fra gli uomini fondate sul silenzio, sulle omertà, sull’antagonismo fra i valori degli “uomini di rispetto” e i valori della giustizia e della solidarietà tra le persone.

Come nella comunità civile, a volte anche nella comunità penitenziaria gli uomini e le donne possono far prevalere il proprio ordine, in cambio della quiete, del silenzio, della rimozione del conflitto.

Così non c’è giustizia, ma il cancro sui tessuti della giustizia, per i poteri che ne sanno approfittare.

Così non c’è liberazione dai bisogni degli uomini e delle donne, ma la cooptazione dei deboli al linguaggio della violenza e la distribuzione dei favori.

Così non c’è pace, ma l’ordine imposto dalla forza e dai poteri illegali.

Per prevenire ed arginare questo degrado occorre straordinaria forza e motivazione.

La grande maggioranza dei lavoratori degli istituti penitenziari calabresi, calabresi essi stessi, questa motivazione ce l’hanno.

Hanno rivendicato con consapevolezza una nuova identità che stenta ad affermarsi.

Lo Stato stesso non pone in atto con coerenza e determinazione le proprie riforme.

Il carcere, come molte istituzioni, non ha bisogno di maggiore autorità, ma di supportare con certezza la propria azione con le risorse e i propri uomini e donne migliori.

Donne e uomini che lavorano in un posto difficile quale è il carcere e che hanno bisogno del sostegno della società civile e delle istituzioni che operano in terra di Calabria.

Gerace, 2 giugno 2011

                                                                                                          Giuseppe Cusato

Intervento di Giuseppe Cusato – operatore di polizia penitenziaria – alla “Giornata diocesana in ricordo delle vittime della violenza” organizzata dalla Commissione “Giustizia e Pace”, che ha invitato a partecipare alla cerimonia, svoltasi  nella Chiesa di San Michele de’ Latinis,  «quanti hanno a cuore la pace e la giustizia e vogliono ricordare nella preghiera chi è stato sottratto vilmente alla vita dalla mano di Caino».

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Risorgere ! ! !

15 Maggio 2011 Nessun commento

Cusato: “Il 15 e il 16 maggio prossimi è tempo di “risurrezione” per Gerace e per tutti i geracesi

In una nota stampa ufficiale della Lista denominata “Il Bene in Comune” per le amministrative di Gerace (Rc) il candidato a sindaco Giuseppe Cusato scrive“Dopo tanti anni è tempo di  porre il cittadino al centro delle strategie di investimento politico, senza cadere nelle tentazioni della politica e nella vacuità del potere;  è tempo di dimostrare l’etica con l’estetica e di riportare i valori al centro della disputa politica. Dopo tanti anni è tempo di spostare l’obiettivo dell’interesse personale nella direzione del “bene comune” e della condivisione dei valori e dei sentimenti di solidarietà, di libertà, di giustizia e di pace.Far valere il principio di legalità e di democrazia per porre l’interesse generale al di sopra degli interessi particolari. Per fare ciò, occorre mobilitare straordinaria forza, intelligenza, passione  e motivazione”.

La nota prosegue: “La lista IL BENE IN COMUNE  possiede questa forza e questa motivazione. La lista IL BENE IN COMUNE è impegnata ad offrire, in nome della Solidarietà e della Legalità, una opportunità di liberazione dai bisogni degli uomini e delle donne di Gerace. La lista IL BENE IN COMUNE è impegnata a combattere, in nome della Democrazia e delle sue Leggi, la cooptazione dei deboli al linguaggio della violenza e la distribuzione dei favori”.

“Il nostro pensiero – prosegue la nota stampa – è rivolto a coloro che ogni giorno faticano e soffrono per  affermare una dignitosa e serena condizione di vita e di lavoro, per  garantire un futuro migliore alla propria ed altrui esistenza, per assicurare certezza del domani ai propri figli. La nostra azione è indirizzata allo sviluppo centrato sulla persona umana, al progresso, alla crescita sociale, economica e politica. La nostra progettualità, che è sostenuta ed alimentata dalle idee dei giovani,  mira alla creazione di ricchezza e all’occupazione duratura di un luogo che può attrarre tutto l’anno, mediante forme originali di imprenditorialità. Nella popolazione non c’è rassegnazione , ma la volontà di cambiare e il desiderio di una mèta importante, assumendo il ruolo di cittadini attivi e responsabili. Si può risorgere in ogni momento e la gente è il vero motore capace di far risorgere Gerace”.

In calce alla nota viene infine riportata una citazione di Alcide De Gasperi: “Noi ci rivolgiamo al popolo con il proposito non di governarlo, ma di servirlo in spirito di giustizia e carità nel senso più profondo e più fraterno”

Quotidiano Economico Online www.calabriaeconomia.it
15 maggio 2011