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Gerace: Cusato, Consiglio Comunale 18 giugno 2016

19 Giugno 2016 Scrivi Vai ai commenti

 Intervento Consiglio 18 giugno 2016

                                                                                       Signor Sindaco-Presidente,

 

desidero rivolgere innanzitutto a Lei, nella Sua triplice funzione di primo cittadino, di presidente della neo nominata Giunta e di presidente del Consiglio comunale, a nome personale e dei componenti di “SVOLTA in Comune”, il saluto più cordiale unito all’augurio più sincero di un fecondo mandato amministrativo.

Un saluto esteso ai colleghi consiglieri, alle autorità e a tutti i concittadini presenti.

         Confido molto nelle capacità e nelle competenze tecnico-istituzionali di chi vanta una lunga esperienza amministrativa e ancora oggi è stato chiamato, in seno a questo organo consiliare, con differenti ruoli a diventare amministratore responsabile e corresponsabile degli altri, custode della propria città.

Con altrettanta fiducia, il mio sguardo è rivolto ai giovani neo consiglieri che costituiscono linfa rigenerante e rivitalizzante per il tessuto e l’azione del governo locale, in una visione prospettica di riaffermazione dei principi e dei valori di appartenenza sociale, di solidarietà, di libertà, di legalità, di giustizia e di pace.

Animato da questi sentimenti di fiducia e di speranza, mi rivolgo ancora direttamente a Lei, Signor Presidente, e a ciascuno dei colleghi consiglieri per rendere nota la mia decisione di tradurre in azioni coerenti e conseguenti gli impegni e i vincoli assunti con coloro che hanno condiviso l’idea progettuale di “SVOLTA in Comune”, con i propri elettori e con la Città intera.

Impegni e vincoli non certamente indivisibili sul piano politico, ma innegabilmente indissolubili sotto il profilo morale, etico, civile e sociale.

Lei Signor Sindaco-Presidente e molti tra i Suoi alleati, qui presenti, siete autorevoli testimoni e potete deporre sul vincolo “motu proprio” di autoesclusione che assunsi, in tempi non sospetti, nell’incontro che tenemmo la sera del primo ottobre 2014.

In quella circostanza dichiarai che: “sarebbe risultata incomprensibile per i cittadini geracesi una collocazione antigovernativa di qualsiasi gruppo consiliare al di fuori dell’allora schieramento di opposizione. Parimenti, sarebbe stato improduttivo e dannoso per la Città disperdere eccellenti energie per magari ritrovarle contrapposte in seno al nuovo consiglio comunale”.

Aggiunsi che, se ciò si fosse avverato, avrei, responsabilmente e negli interessi generali della nostra comunità, onorato e dato seguito alle dichiarazioni formulate.

La mia duplice e consecutiva mancata affermazione nella candidatura a sindaco della Città, costituisce un ulteriore importante elemento di presa d’atto a non dover attendere gli insuccessi degli avversari, per conquistare la maggioranza seppur relativa dei consensi dei votanti, e mi induce a guardare in faccia, senza esitazione e con assoluta distensione, la realtà che non può essere cambiata per sedere sullo scranno cittadino più alto.

D’altronde la mia candidatura, non essendo derivata dall’esercizio di una professione politica, non trova legittima e condivisibile prosecuzione sine die ma, al contrario, impone coerenza e consequenzialità al principio di transitorietà politica, che vale non solo per gli altri, ma anche e soprattutto per se’ stessi e per chi, come me, lo ha sostenuto e lo sostiene.

Considero, pertanto, chiusa la mia esperienza: c’è un tempo per ogni cosa e il mio tempo di candidato a sindaco è terminato.

Ritengo che la candidatura a sindaco non può rappresentare un paracadute per occupare un seggio in Consiglio indirettamente attribuito, poiché in relazione al mio consenso personale non so dire se in una competizione con preferenze ne avrei conquistate molte o poche.

Per tutte queste ragioni, preannuncio la decisione di rassegnare le dimissioni dalla carica di consigliere comunale e di rappresentante del mono-gruppo “Svolta in Comune”, ai sensi dell’articolo 38, comma 8, del decreto legislativo 18 agosto 2000, nr. 267, e dell’articolo 13, comma 7, dello Statuto comunale.

Sebbene nulla me lo vietasse, ho ritenuto poco corretto depositare le dimissioni subito dopo la proclamazione degli eletti ed ho preferito attendere la convalida per presentarmi al cospetto del nuovo Consiglio Comunale e della Città intera.

Decisioni che sono state partecipate innanzitutto ai componenti di “Svolta in Comune”, i quali per amor di verità non le hanno ostacolate, nemmeno agevolate, ma discusse e rispettate in un confronto dialettico e democratico.

Dimissioni che sono irrevocabili, non necessitano di presa d’atto e sono immediatamente efficaci nel momento in cui – soltanto lunedì mattina non potendolo fare prima –  le esibirò personalmente al Protocollo dell’Ente.

Io non getto la spugna, lascio l’incarico a testa alta, consento il passaggio del testimone e rilancio più in alto il mio impegno in nome della città a disposizione e al servizio dei suoi abitanti, nei limiti delle mie capacità e delle mie risorse.

Noi non abbandoneremo il campo, ma porteremo a termine il nostro mandato attraverso la voce di un proprio rappresentante che saprà certamente impersonare fedelmente e con stile collaborativo, senza venir meno alla chiarezza dei rapporti e delle posizioni, i valori e i principi che hanno ispirato l’azione consiliare di “Svolta in Comune”.

E’ mio intimo convincimento che la presenza qualificata di più amministratori all’interno dell’esecutivo e dell’organo consiliare costituisca una marcia in più e sia in grado di affrontare e sostenere il peso delle quotidiane sfide ponendosi al servizio della comunità, con lealtà, altruismo, democrazia, legalità, solidarietà, efficienza e trasparenza.

Concludo, Signor Sindaco-Presidente, ringraziandoLa per avermi offerto l’opportunità d’intervenire e rendere note a tutti, in particolare ai propri elettori, le motivazioni delle mie dimissioni, che mi onoro di partecipare personalmente nelle sue mani.

Saluto i colleghi consiglieri, i concittadini, i rappresentanti dell’Arma, del Corpo Forestale dello Stato, della Polizia locale e ringrazio il segretario comunale, il Revisore dei Conti, i dirigenti, i responsabili di settore e tutti i dipendenti che in questi cinque anni ho avuto modo di conoscere ed apprezzare per la qualità della collaborazione offerta e per la professionalità del servizio reso alla cittadinanza.

Infine, ma non per ultimo, un saluto al mio gruppo che sa di poter contare ancora sul mio incondizionato sostegno.

Tenuto conto che le dimissioni diventeranno immediatamente efficaci solo dopo il deposito presso l’Ufficio Protocollo dell’Ente, sono disponibile, se lo ritiene opportuno, a non sottrarmi dal proseguire gli odierni lavori assembleari.

Grazie Presidente.

     Giuseppe Cusato

Consigliere Comunale

 

 

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